Quando si vogliono rinnovare i pavimenti o le pareti della propria casa con le piastrelle,una delle domande che può capitare di farsi è “È possibile ottenere un risultato senza la presenza di fughe?”.
Ad esempio nel caso si scelgano piastrelle di gres effetto legno, eliminare le fughe è un’esigenza che si presenta per rendere il risultato finale il più somigliante possibile al materiale originale.
Seppure la risposta a questa domanda sia inequivocabile, è bene considerare quali sono i principali fattori per cui le fughe emergono come un elemento indispensabile.
Vediamo in questo articolo quali sono le motivazioni principali per cui le fughe si presentano come un elemento essenziale nella posa delle piastrelle.
In generale, possiamo definire una fuga come la distanza che separa una piastrella dell’altra durante la posa.
Posare un pavimento senza fughe è pressoché impossibile in quanto esse svolgono un ruolo cruciale nella stabilità, nell’aspetto e nella durata del lavoro.
Innanzitutto nonostante quello che potrebbe sembrare, un pavimento di ceramica non è mai fermo. Esso infatti subisce continue dilatazioni, dovute ai cambi di temperatura, dando luogo a svariati movimenti. In mancanza di fughe, senza lo spazio in cui sfogare queste oscillazioni, il pavimento finirebbe per rompersi e sollevarsi, con risultati simili a quelli di una piccola esplosione.
Questo a maggior ragione se i pavimenti sono installati sopra impianti di riscaldamento a pavimento o in ambienti con ampie finestre panoramiche, dove quindi gli sbalzi di temperatura possono essere più accentuati.
Questo può avere quindi conseguenze pericolose, come l’infiltrazione d’acqua nei sistemi di riscaldamento o il danneggiamento delle piastrelle stesse.
Prestare attenzione a ogni dettaglio, dalle dimensioni delle piastrelle alle caratteristiche ambientali, è essenziale per garantire un risultato esteticamente attraente e strutturalmente sicuro.
Inoltre, posare un pavimento senza fughe può portare a problemi gravi soprattutto negli ambienti più umidi.
L’umidità può penetrare negli spazi tra le piastrelle, creando un ambiente favorevole per la proliferazione di batteri e muffe. Per di più, se l’umidità entra in questi spazi c’è il rischio di danneggiare le strutture sottostanti.
Come si è capito dal paragrafo precedente, la posa di un pavimento senza fughe comporta una serie di disagi, svantaggi e rischi.
Quello che è bene specificare ora, però, è che, anche se si volesse, molto spesso la posa delle piastrelle stesse non permetterebbe di evitare la presenza di fughe.
Immaginiamo di dover posare delle piastrelle non rettificate.
Questa tipologia di piastrelle, se tagliate, presenta una forma che può essere paragonata a un trapezio isoscele, con la parte superiore più stretta del lato di montaggio. La geometria irregolare di queste piastrelle rende inevitabile la presenza di fughe in quanto non è possibile ottenere un allineamento perfetto.
Anche nel caso di piastrelle rettificate però la posa senza fughe risulta molto difficoltosa: queste piastrelle, spesso considerate più uniformi, presentano tolleranze dimensionali che possono sembrare trascurabili, ma che hanno un impatto significativo.
Con tolleranze di circa più o meno 0,5 mm, anche leggere variazioni nelle dimensioni possono compromettere la stabilità e l’aspetto estetico della posa.
Una volta capito che le fughe sono necessarie, è bene prestare attenzione anche a come dovrebbero essere lasciati questi spazi tra le piastrelle.
L’implementazione di fughe troppo piccole può, infatti, essere tanto pericolosa quanto la non posa stessa. Gli esperti consigliano di riempire i giunti per almeno 2/3 della loro profondità per garantire una fissazione stabile e duratura. Una larghezza minima di 1,5 mm è consigliata per semplificare il processo di posa e assicurare risultati sicuri.
In presenza di ampie superfici, come pavimenti di dimensioni superiori a 25 mq, si consiglia l’installazione di giunti di dilatazione. Questi elementi compensano carichi meccanici, vibrazioni e variazioni termiche, contribuendo a mantenere l’integrità strutturale dell’edificio nel tempo.
Esistono tuttavia alcune strategie per ridurre al minimo la larghezza delle fughe e dipendono dalla scelta del formato della mattonella e dallo schema di posa: un grande formato posato in modo verticale (cioè con le linee di giuntura parallele alle pareti corte della stanza) è la scelta migliore per minimizzare l’impatto visivo delle fughe tra piastrelle.
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