Negli ultimi anni la scelta sulle tipologie di pavimenti da posare nelle proprie abitazioni o attività è cresciuta a dismisura grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno aggiunto nuovi materiali a quelli tradizionalmente esistenti e utilizzati, o hanno apportato migliorie alle caratteristiche di quelli esistenti, offrendo innumerevoli possibilità estetiche e tecniche.
Tra questi, il pavimento in PVC spicca per il salto che è riuscito a compiere negli ultimi anni dal punto di vista dell’affidabilità, della resistenza e dell’effetto estetico in grado di riprodurre.
Chi ha in mente le prime installazioni di questo materiale a pavimento, risalenti anche solo a qualche anno fa, deve assolutamente informarsi e vedere esempi dal vivo dell’effetto che attualmente si riesce ad ottenere facendo questa scelta. Questo materiale, di origine sintetica, inizialmente veniva usato prevalentemente per industrie e attività commerciali e invece attualmente viene sempre più posato in abitazioni private, riuscendo ad andare incontro ai più svariati gusti e necessità. Per questo, è facile prevedere che sentiremo parlare di pavimentazioni in PVC ancora per lungo tempo in futuro, anche perché gli studi e le ricerche in questo ambito sono in pieno sviluppo ed è lecito aspettarsi continui miglioramenti.
Il PVC offre svariati vantaggi, che lo rendono particolarmente competitivo rispetto al laminato che può essere considerato, sotto certi punti di vista, il suo più diretto concorrente. Prima di proseguire questo discorso e capire se il pavimento in PVC può fare al caso nostro, è bene chiarire che non esistono decisioni migliori in senso assoluto in materie come la scelta della pavimentazione per la propria casa o per la propria attività. Esistono scelte migliori in relazione ai desideri, alle aspettative, ai bisogni e ai budget di ognuno.
Ecco perché è più corretto confrontare il PVC con il laminato – o al limite con il grès dal punto di vista della capacità di riproduzione di materiali differenti quali ad esempio il legno, la pietra, il cemento – e non con materiali quali le pietre naturali o il legno massello, che offrono caratteristiche e rispondono a bisogni totalmente differenti. Questo non significa affatto fare graduatorie estetiche o qualitative, ma semplicemente sottolineare la necessità di valutare bene i propri bisogni, le prospettive di utilizzo e anche i propri stili di vita, prima di orientarsi su gruppi di materiali o altri.
Detto questo, i vantaggi offerti dal PVC sono innanzitutto la facilità di installazione, la comodità di manutenzione e pulizia, la resistenza all’umidità e all’acqua. Lo spessore ridotto rende poi questa decisione ideale per chi vuole sostituire i pavimenti esistenti in caso di ristrutturazione, senza rompere quelli precedenti, esponendosi ai disagi e ai costi rappresentati da rotture di vecchie piastrelle e sottofondi o dal rischio di dover sostituire porte e arredi a causa della variazione dell’altezza dei locali. Inoltre, avendo un peso specifico estremamente limitato, posare questo tipo di pavimentazione su quella esistente, non crea problemi dal punto di vista dell’aumento di carico e quindi sulla stabilità strutturale dell’edificio.
L’alta garanzia riguardo all’igiene e la resistenza al calpestio lo rendono poi adatto anche a zone o locali ad alta frequentazione. Le proprietà isolanti concorrono a limitare le dispersioni termiche delle abitazioni e il fatto che le pavimentazioni in PVC mantengano una temperatura più calda al tatto, rispetto ad altri materiali come ceramica o grès, e che abbiano proprietà antiscivolo, le rendono particolarmente consigliabile per stanze o luoghi frequentati da bambini.
Tutto questo a costi altamente competitivi rispetto ad ogni altra tipologia di materiale.
Infine, il lato estetico è fondamentale. La resa del pavimento in PVC da questo punto di vista ha fatto passi da gigante, in particolare se ci riferiamo a quelle tipologie che vengono chiamate LVT, acronimo che sta per Luxury Vinyl Tile, ovvero piastrelle viniliche di lusso. L’illimitata gamma di colori e la capacità di riprodurre effetti come quelli del legno, della pietra, del cemento o della ceramica in modo sempre più realistico, permettono alla pavimentazioni in PVC di rendere possibile la realizzazione dei più svariati stili: da quelli più classici a quelli più moderni, andando incontro ai gusti più shabby-chic e country o a quelli di stampo industrial.
Accanto a questo, anche le proprietà tecniche stanno migliorando di giorno in giorno. Se infatti, uno dei punti deboli del PVC era la vulnerabilità a certi tipi di danni – come ad esempio i graffi – le tipologie più avanzate e di maggiore qualità offrono continui passi in avanti.
Ovviamente, da questo, come dal punto di vista della resistenza allo sporco, della resa estetica e della facilità di manutenzione, non tutte le pavimentazioni in PVC sono uguali. Le fasce entry level offrono performance e qualità differenti, che si accompagnano ovviamente a costi inferiori. Ma naturalmente questa è una regola di cui tenere conto per ogni acquisto, in praticamente ogni ambito del mercato.
Le diverse tipologie di pavimento in PVC si distinguono inoltre in base alle modalità di posa, per la quale esistono varie possibilità.
Le tre principali tipologie di pavimenti in PVC in relazione alla modalità di posa sono: ad incollaggio, piastrelle adesive, posa flottante, anche definite “a click”.
Nei primi due casi il nuovo pavimento viene letteralmente incollato alla superficie sottostante, la differenza è rappresentata dalla necessità o meno di acquisto e stesura di un collante a parte. Il pavimento flottante invece, come nel caso del laminato o del parquet prefinito, viene posato ad incastro e ha il vantaggio di poter essere quindi rimosso facilmente, ripristinando la situazione precedente. Quest’ultimo può richiedere in alcuni casi la posa di un materassino sottostante per migliorarne stabilità e rumorosità.
Esistono poi diversi formati: i classici rotoli in cui questo tipo di pavimentazioni sono nati esistono ancora, ma sono più che altro applicati in ambiti non residenziali. Attualmente esistono mattonelle e formati di ogni dimensione, a seconda delle proprie necessità.
In caso di ristrutturazione anche la situazione del pavimento di partenza fa la differenza: per superfici particolarmente deteriorate, molto irregolari o anche solo dotate di fughe molto ampie tra una mattonella e l’altra, sono consigliabili certi tipi di soluzioni in PVC e non altre, perché altrimenti la nuova pavimentazione rischierebbe di ricalcare e rendere visibile quella sottostante.
Per la scelta di questo tipo di pavimentazione, come per ogni aspetto che riguarda un progetto così importante come quello che riguarda la costruzione o la ristrutturazione di casa propria o della propria attività, è consigliabile affidarsi a professionisti seri ed esperti, in grado di guidarvi nella valutazione di tutte le opzioni disponibili e trovare la soluzione migliore per voi.
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